
Seconda guerra mondiale e propaganda: l'immagine del nemico
L’uso delle immagini per orientare, condizionare e manipolare il consenso della popolazione non è qualcosa che si è sviluppato nell’epoca digitale, si è trasformato nel tempo adattandosi alle forme espressive e agli strumenti tecnologici di ogni epoca.
A partire dai manifesti di propaganda della Seconda guerra mondiale, si propone un percorso di confronto e comparazione di immagini raffiguranti il “nemico”. Come si costruisce l’immagine del nemico nella propaganda?
La comprensione dei meccanismi sui quali si basa la propaganda bellica ha lo scopo di fornire degli strumenti critici per potersi orientare nei flussi di informazione del mondo contemporaneo.
Nello specifico questa attività è volta a:
- creare consapevolezza rispetto all’uso strumentale della comunicazione;
- problematizzare la manipolazione dei media durante i conflitti;
- analizzare le forme comunicative in rapporto ai contesti bellici;
- comprendere e valutare il rapporto tra arte/creatività, comunicazione e propaganda politica;
- osservare criticamente le eredità dell’immaginario veicolato dalle diverse forme di propaganda politica nella contemporaneità.
L’attività propone:
1) una comparazione tra una selezione di manifesti di propaganda politica relativi alla Seconda guerra mondiale, finalizzata a comprendere la fabbricazione dell’immagine del nemico in guerra e del consenso di massa;
2) una riflessione critica sulle immagini e sul loro significato;
3) una ricerca autonoma di immagini di propaganda, finalizzata ad una esposizione in classe.
Un'attività a cura di Associazione culturale di Promozione Sociale LAPSUS – Laboratorio di analisi storica del mondo contemporaneo.
Scarica la scheda attività e i manifesti allegati:
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