
Il filo delle emozioni
L’attività “Il filo delle emozioni” ha l’obiettivo di aiutare i partecipanti a riconoscere e nominare le proprie emozioni e sviluppare il rispetto reciproco attraverso la comunicazione verbale e non verbale.
Attraverso la dinamica del gomitolo di lana, i ragazzi e le ragazze imparano a “connettersi” agli altri in maniera gentile e attenta, costruendo insieme una rete simbolica di emozioni e rispetto.
L’attività promuove l’empatia, la consapevolezza corporea e relazionale in un clima di fiducia e di gioco.
Obiettivi:
- Riconoscere e dare un nome alle emozioni proprie e altrui.
- Comprendere come il contatto fisico possa suscitare emozioni diverse.
- Sviluppare il rispetto del consenso attraverso l'ascolto delle proprie emozioni e di quelle degli altri.
Attività in semplici passi
Circle time di apertura: I ragazzi e le ragazze siedono in cerchio. Il conduttore/trice introduce il laboratorio parlando di quanto le emozioni siano parte della nostra quotidianità: a volte le sentiamo forti, a volte leggere, a volte inaspettate. Consegna un cartoncino a ogni partecipante e chiede a ciascuno di scrivere un’emozione che ultimamente ha provato.
A turno, ogni ragazzo e ragazza condivide l’emozione scelta e descrive brevemente un episodio che la ha suscitata.
Dopo il giro, il conduttore/trice sottolinea che anche il contatto fisico può generare emozioni, e che per ogni emozione il nostro corpo ci parla. (20 minuti)
Attività centrale: il conduttore/trice mostra un gomitolo di lana: rappresenta il filo invisibile che ci lega agli altri attraverso gesti, emozioni e parole. Il primo partecipante, su indicazioni del conduttore/trice, tiene il gomitolo, guarda un compagno/a e dice: “Vorrei connettermi con te con: (possibili alternative) a) una stretta di mano; b) mignoli intrecciati; c) una carezza sulla testa; d) occhi negli occhi. Posso?”
Se il compagno/a accetta, il gesto viene fatto. Se dice “no”, viene rispettato con un sorriso.
Dopo ogni gesto o rifiuto rispettato, chi ha ricevuto o rifiutato il contatto dice una parola che racconta come si sente.
Il filo viene mantenuto teso e passato a un altro partecipante, creando una rete colorata di emozioni e condivisioni. (20 minuti)
Circle time di chiusura
Il conduttore/trice invita i partecipanti a riflettere proponendo alcune domande:
- Che emozione ti ha dato il contatto con il compagno/a o il suo sorriso?
- Com’è stato chiedere e ricevere un sì o un no?
- Come ti sei sentito/a quando hai detto no o quando qualcun altro lo ha detto a te?
Il conduttore/trice conclude focalizzando la riflessione sul fatto che, fuori dal simbolo del filo di lana, il vero legame nasce dalla comprensione e dal rispetto delle emozioni altrui e dall’ascolto reciproco. (20’)
Suggerimenti per i docenti e i formatori
- Prima dell'attività, creare un clima sereno e di fiducia.
- Dare esempi positivi di come chiedere e rispettare il consenso o il dissenso.
- Se un ragazzo/a sembra in difficoltà, lasciarlo libero di non “connettersi” senza forzarlo/a.
- Rinforzare l’idea che ogni emozione è valida e che il consenso è un gesto di rispetto e di cura degli altri.
Materiale: cartoncini; penne o pennarelli; gomitolo di lana
Potrebbero piacerti anche
-
Consenso: sì (lo voglio), no (tu non puoi)
A cura di EDI ONLUS
L’attività ha l’obiettivo di guidare i ragazzi e le ragazze a comprendere cosa significa consenso e perché è fondamentale in ogni relazione umana, dalle amicizie ai rapporti familiari e scolastici. Si mira a sviluppare la capacità di riconoscere situazioni in cui il consenso è presente e dove invece viene violato, favorendo un atteggiamento critico e consapevole.
Attraverso il confronto e la discussione, si intende rafforzare la consapevolezza dei propri confini personali e la capacità di esprimerli chiaramente, così come quella di rispettare i confini degli altri.
L’attività stimola inoltre lo sviluppo di competenze comunicative e relazionali, promuovendo l’uso di un linguaggio assertivo, rispettoso e inclusivo.
Si vuole anche incoraggiare una riflessione sulle dinamiche di gruppo, le pressioni sociali e gli stereotipi, aiutando i ragazzi a riconoscere quando una situazione non è equa o sicura, e a sentirsi autorizzati a dire “no” senza vergogna o paura. -
“Agendi” Speciali 2030
Il laboratorio "Agendi” Speciali 2030 è stato pensato per coinvolgere attivamente i ragazzi e le ragazze nella scoperta degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 ONU. Il laboratorio prevede l’utilizzo di un mazzo di carte-obiettivi (due identiche per ciascun obiettivo), la riflessione e il confronto sui 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile da raggiungere entro il 2030 per promuovere uno sviluppo equo, inclusivo e sostenibile a livello globale. L’attività prevede in itinere una serie di attività ludiche (Rap Ambientale; Gioco del fazzoletto; Mimo ambientale; staffetta dell’acqua) e un momento finale di confronto collettivo.
-
ALLA SCOPERTA DI ME
L’attività proposta permette di far sperimentare a bambini/e e ragazzi/e l’esperienza del Percepire gli altri che incontrano, la realtà in cui vivono, di Conoscersi e essere Visti dagli altri compagni/e. Queste capacità sono fondamentali per potersi muovere nelle piccole e grandi sfide quotidiane in quanto, a fronte di una realtà che si complessifica sempre di più, consentono di farsi strada e riconoscere ad esempio ciò che è buono per sé da ciò che non lo è, quale circostanza è ritenuta affidabile o pericolosa, quale è la risorsa che mi riconosco e che posso usare, quale è invece il momento in cui posso chiedere aiuto, quale è la figura che riconosco essere di riferimento a cui potermi appoggiare.
-
Creiamo un acchiappasogni per riflettere su noi stessi!
“Se hai qualcosa di bello e unico appeso in casa non sarai mai solo, perché i sogni arriveranno da te”: è così che un vecchio proverbio Inuit definisce e sottolinea l’importanza dell’odierno “acchiappasogni”.
-
La musica e le mie emozioni
L’attività permette ai partecipanti e alle partecipanti di esplorare il legame tra musica e arte, utilizzando la pittura per esprimere le emozioni suscitate dall'ascolto di diversi brani musicali.
-
Il condominio delle emozioni
L’attività ha l’obiettivo di far comprendere a ragazzi e ragazze l’importanza della comunicazione delle proprie emozioni in modo creativo, utilizzando come strumento il disegno.