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progetto ET3 - bambino che programma un robot

Imparare facendo: sperimenta un’attività di Tinkering per lavorare sulle materie STEM/STREAM

Una metodologia che permette di imparare facendo e motivare bambine e bambini alla scoperta delle materie STREAM- Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica, Arti e Coding.

Dalle STEM alle STREAM: il potere del tinkering

Teorizzato e sperimentato per la prima volta nello Science Center di San Francisco, il tinkering è una metodologia didattica informale che non ha una vera e propria traduzione in italiano. L’espressione che più si avvicina al suo significato è “pensare con le mani” e ci dà qualche indizio sulla natura essenzialmente manuale delle attività di tinkering. Questa metodologia permette di imparare facendo e motivare bambine e bambini (ma anche adulti) alla scoperta e all’interesse verso le discipline STEM- Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica.

Con il tempo l’acronimo STEM si è esteso alla valorizzazione di altre due materie fondamentali, le arti e il coding, arrivando così alla definizione di STREAM.

Le attività di tinkering, infatti, attivano fortemente la curiosità e la creatività di bambine e bambini, aiutano ad esplorare materie apparentemente molto distanti tra loro, stimolando inoltre lo sviluppo di alcune competenze fondamentali per l’apprendimento di materie scientifiche e tecnologiche: grazie all’approccio del learning by doing si apprende facendo, migliorando dai propri errori, stimolando il problem solving collaborativo, ma anche l’autogestione e la capacità di sperimentare, costruendo conoscenze in un modo pratico e con una mentalità dinamica orientata alla crescita (growth mindset).

Le attività di tinkering sono infatti da realizzare preferibilmente in gruppo e richiedono di essere aperti alle varie idee e possibilità che il confronto con l’altro ci offre e alle possibilità che ci offrono i materiali che abbiamo deciso di utilizzare.

Tinkering per tutti e tutte

La modulabilità dei laboratori di tinkering permette di considerare le diverse abilità dei partecipanti, favorendo così l’inclusione di tutti e tutte. Per realizzare un’attività di tinkering si possono infatti scegliere diversi tipi di laboratori in base alle abilità dei partecipanti e gli approcci del learning by doing e del cooperative learning permettono di assegnare diversi ruoli all’interno dei gruppi di lavoro in base alle attitudini e alle capacità di ogni partecipante.

Queste attività, inoltre, aiutano le bambine e i bambini a comprendere meglio quali sono le loro abilità e i loro limiti, valorizzando le prime e superando i secondi grazie alla creazione di ambienti di lavoro informali, distesi e inclusivi. Il tinkering può essere molto utile anche nelle attività dedicate agli adulti, in particolare a quelle/i docenti ed educatrici/ori che vogliono provare a declinare discipline scolastiche in modi inusuali.

Il tinkering è per tutti, non c’è un’età e lo facciamo tutti quasi tutti i giorni.

Alcune regole per costruire un laboratorio di tinkering

  • Spazi playfulness: preparare precedentemente gli spazi creando un’atmosfera dove tutte/i si sentano libere/i di esprimere le loro idee senza paura di sbagliare, in un clima informale di ascolto e condivisione. Un consiglio è quello di preparare i materiali in modo ordinato, organizzandoli in modo visibile per stimolare idee e creatività.  Inoltre, mettere in mostra precedenti lavori, frutto della collaborazione di altri gruppi, può essere uno stimolo efficace per sbloccare la creatività, soprattutto nei più timidi o insicuri.
  • Ricerca, sperimenta, scopri! I partecipanti non devono mai avere paura di sbagliare. Come nella maggior parte delle metodologie attive, la/il facilitatrice/ore dell’apprendimento affiancherà e supporterà gli alunni e le alunne nei momenti di difficoltà, esimendosi da ogni giudizio. Dovrà lanciare la sfida, spiegare lo scopo dell’attività, porre le giuste domande per far riflettere il gruppo e guidarlo nell’analisi dell’errore, quando percepito.  L’insegnante non deve correggere mai, deve limitarsi ad osservare e far riflettere.
  • Nessun materiale è inutile: creare piuttosto che consumare, quasi niente viene buttato perché quello che non serve a me può servire ad un compagno. Durante le attività di tinkering si utilizzano principalmente materiali recuperati: il rispetto per qualunque materiale è la base di qualsiasi attività di tinkering. È consigliabile usare materiali familiari e facilmente reperibili e stimolarne usi non usuali. È importante avere sempre rispetto per gli strumenti che si usano: conoscerli, osservarli e pensare come possono essere utilizzati, prendersene cura e metterli in ordine alla fine dell’attività.
  • Bilanciare l’autonomia con la collaborazione: i laboratori sono preferibilmente di gruppo poiché permettono di confrontarsi, mettersi in gioco, ascoltare le idee di tutte/i e valutare insieme qual è l’idea migliore, arrivando insieme al gruppo a modificare un’idea. Il numero ideale per un gruppo di lavoro che si confronta, permette l’espressione personale e riesce a modificare le idee in modo collaborativo è di tre persone.
  • L’errore diventa sempre un’opportunità!

 

Prova un’attività e continua a formarti!

Prova il laboratorio Proiettiamo un ologramma in 3D per iniziare a proporre un'attività di Tinkering: un video tutorial e una scheda attività ti guideranno passo passo.

Se vuoi approfondire la metodologia e conoscere altre attività di tinkering adattabili a diverse fasce d’età iscriviti alla piattaforma e-learning del progetto ET3 – Equip Today to Thrive Tomorrow – e prendi parte alla formazione gratuita online!

La formazione ti offrirà strumenti e attività educative pratiche per sviluppare le competenze umane dei tuoi studenti/studentesse, integrare il tinkering e il coding in tutte le discipline e aumentare così l’interesse verso le materie STEM, con un approccio di genere e intersezionale per contribuire alla riduzione del gap di genere nell’accesso alle materie STEM.

QUI puoi vedere alcuni dei contenuti della formazione.

Se vuoi iscriverti compila questo semplice form d’iscrizione!

Equip Today to Thrive Tomorrow (ET3) è un progetto della durata di 3 anni (giugno 2020 − agosto 2023), che si realizza in Italia all’interno del programma più ampio Skills to Succeed e che si svolge contemporaneamente in altri 5 Paesi nel mondo. Il progetto è sviluppato da Save the Children Italia grazie al contributo di Accenture Foundation e in collaborazione con Save the Children USA.

Il progetto ha come obiettivo principale quello di contrastare la povertà educativa e favorire l’acquisizione da parte di ragazzi e ragazze di competenze umane e di capacità tecnologiche e digitali in ambito STEM e si avvale di metodologie di apprendimento innovative basate sui problemi del mondo reale (apprendimento per problemi e sul learning by doing), con un’attenzione alla mentalità dinamica orientata alla crescita e alla creatività in un’ottica di inclusione di genere.  

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