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Studenti seduti in cerchio a scuola
Francesco Alesi per Save the Children

Come attivare un efficace processo di partecipazione in classe

In questo articolo alcune raccomandazioni per attivare un processo partecipativo in classe che sia davvero efficace.

La partecipazione attiva di bambini, bambine, ragazzi e ragazze nei loro contesti di riferimento, dalla scuola al territorio, è fondamentale per favorire lo sviluppo di un pensiero critico e per aumentare la capacità di incidere in modo responsabile e consapevole nella loro vita e in quella della loro comunità.

Partecipare alla vita della comunità, a partire da quella scolastica, e sentirsi parte attiva di essa, rappresenta la premessa necessaria per sviluppare un senso di responsabilità e appartenenza, che favorisce il benessere emotivo e sociale, funzionale anche nel contrasto di fenomeni quali la dispersione scolastica, l’esclusione sociale e la povertà educativa.

All'interno di Fuoriclasse in Movimento,  realizziamo il Consiglio Fuoriclasse, un percorso che promuove il benessere degli studenti e delle studentesse attraverso la loro partecipazione attiva alla vita scolastica.

Il Consiglio Fuoriclasse è composto da una rappresentanza di studenti eletti dal gruppo classe che, con il supporto dei docenti, progettano soluzioni condivise per rispondere a bisogni e desideri individuati dai rappresentanti insieme al gruppo classe, e danno vita ad azioni di cambiamento stabile nella scuola.

Ecco alcune raccomandazioni per attivare un efficace processo partecipativo in classe: 

1) Come definire lo spazio di partecipazione nel Consiglio Fuoriclasse 

Prima di attivare un Consiglio Fuoriclasse è importante ragionare sul cosiddetto “spazio di partecipazione” che corrisponde a quanto il processo partecipativo può diventare esteso. Questa dimensione varia a seconda del punto di partenza rilevato (capacità di ascolto e capacità di espressione) e a seconda dei confini dei processi decisionali inclusivi che si vogliono osservare nel contesto scolastico. È bene valutare se esistono le condizioni per coinvolgere gli studenti anche nella pianificazione, attuazione, monitoraggio e valutazione della didattica e dell’organizzazione scolastica. Il livello di coinvolgimento degli studenti e delle studentesse varia a seconda dell’attività. Operare a un livello più alto di coinvolgimento non è necessariamente la migliore opzione, ma è utile analizzare quanto gli studenti siano concretamente coinvolti e impegnati. Questo aiuta a pianificare e valutare il lavoro, e garantisce che sia gli adulti che gli studenti abbiano chiaro ciò che ci si aspetta da loro. La partecipazione, se non disegnata ed attuata appropriatamente, si può trasformare in un’esperienza frustrante per tutti. 

2) Come sfruttare il potenziale dell'educazione Non Formale 

Occorre promuovere con forza le metodologie di apprendimento “non formale”, sostenendo nuove e più efficaci forme di didattica quotidiana, che non devono necessariamente continuare ad avere al centro la lezione frontale, anzi. Le nuove metodologie e tecnologie ci propongono strumenti e linguaggi che possono supportare in maniera strategica la realizzazione di una didattica partecipata. L’approccio socio-costruttivista, ad esempio, propone un’educazione costruita insieme tra docenti e studenti, dove il centro del processo educativo è sempre lo studente e dunque costituisce la metodologia più appropriata per la progettazione e l’esecuzione di queste attività nei contesti scolastici.  

3) Prerequisiti per una partecipazione efficace 

La partecipazione non si può realizzare senza due precondizioni: la capacità di esprimersi (in base all’età e allo sviluppo) e la capacità di ascoltare sia degli studenti che degli adulti. Qualunque siano le circostanze per cui i ragazzi vengono ascoltati, è importante mantenere alta la qualità della loro partecipazione che va sempre intesa come l’esercizio di un diritto e non come una concessione da parte degli adulti. 

4) Il ruolo cruciale degli adulti nell'ascolto attivo dei Consigli  

I Consigli possono essere utilizzati dai docenti come forme di consultazione. In questo caso, occorrerà essere assolutamente trasparenti sull’obiettivo del Consiglio e sulle modalità attraverso cui l’adulto responsabile prenderà in seria considerazione le opinioni espresse dagli studenti. Il vero valore aggiunto della partecipazione deve essere la percezione concreta ed immediata del fatto che anche gli studenti, nella scuola, hanno una voce, e che quella voce viene non solo consultata, ma anche ascoltata. 

Promuovere una cultura della partecipazione arricchisce il percorso  educativo degli studenti e delle studentesse, ma è anche cruciale per prevenire efficacemente la dispersione scolastica, garantendo che ognuno si senta valorizzato e coinvolto nella propria comunità educativa.

Leggi anche le nostre Linee Guida sul diritto alla partecipazione.